L’artigianato Emiliano-Romagnolo è sulla via del pieno recupero. La ripresa in corso a livello globale, il progressivo ridursi della pressione della pandemia e la capacità delle imprese di riorganizzare l’attività stanno aprendo infatti una fase di crescita.
L’artigianato nell’industria – Le imprese artigiane della manifattura regionale hanno ottenuto un deciso recupero della produzione (+15,0 per cento) rispetto al corrispondente trimestre del 2020. Il risultato conferma la nuova tendenza positiva avviata nel trimestre precedente, ma resta sostanzialmente al di sotto della ripresa messa a segno dalla produzione del complesso dell’industria regionale (+20,1 per cento), dove l’andamento è apparso correlato alla dimensione aziendale. Per dare un giusto peso al risultato conseguito, occorre ricordare che, nonostante questo sostanziale recupero, il livello della produzione risulta inferiore dell’12,8 per cento a quello dello stesso trimestre del 2018.
Migliora l’andamento del fatturato valutato a prezzi correnti (+16,9), grazie all’apporto positivo dai mercati stranieri. Infatti, per le imprese con accesso ai mercati di esportazione, il fatturato estero ha fatto un balzo del 16,6 per cento. Il fatturato complessivo è invece ancora risultato inferiore dell’11,3 per cento rispetto a quello dello stesso trimestre del 2018, ultimo trimestre positivo. Va però sottolineato che il livello del fatturato estero nel trimestre 2021 è già ora superiore del 4,7 per cento a quello di tre anni prima grazie a una migliore tenuta nel corso della recessione. Ciò testimonia l’importanza dell’accesso ai mercati esteri e le difficoltà del mercato interno.
Per il futuro, la prospettiva appare buona data la forte ripresa del processo di acquisizione degli ordini (+15,4 per cento), che si somma ad altri segnali positivi. Le settimane di produzione assicurata dalla consistenza del portafoglio ordini sono balzate a quota 7,2. Inoltre, le imprese hanno indicato un grado di utilizzo degli impianti in decisa risalita al 71,2 per cento, ben superiore allo stesso trimestre 2020 (57,5 per cento) e prossimo al livello dei primi tre mesi del 2019 (72,8 per cento).
L’artigianato delle costruzioni – Tra aprile e giugno gli stimoli introdotti a sostegno del settore delle costruzioni, il dinamismo delle imprese e la minore pressione della pandemia hanno permesso di mettere a segno un pieno recupero del livello di un anno prima del volume d’affari a prezzi correnti delle imprese artigiane attive nelle costruzioni (+11,6 per cento). Il dato è allineato con quello del complesso dell’industria delle costruzioni regionale (+11,9 per cento).
La ripresa non è mai stata tanto diffusa come quella in atto. Il saldo dei giudizi tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o quelle che segnalano una riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno è letteralmente schizzato ai massimi della rilevazione, salendo da quota +3,0 a +43,0 punti, surclassando il precedente livello massimo di 28,8 punti riferito al secondo trimestre del 2015. In particolare, la quota delle imprese che hanno registrato un aumento del volume d’affari è salita al 55,2 per cento, livello senza precedenti, mentre la percentuale di quelle che hanno registrato una riduzione è crollata fino al 12,2 per cento, appena sopra il minimo assoluto (11,4 per cento) rilevato nel secondo trimestre del 2011.