L’industria ceramica italiana chiude il 2020 con un calo del fatturato del 4%. Nel primo trimestre 2021 le vendite crescono del 9% (+7% rispetto al 2019).
Nel corso del secondo semestre dello scorso anno si è recuperato gran parte del crollo di vendite dovuta al lockdown, una intonazione positiva che già in questo primo trimestre 2021 ha portato a superare i livelli pre pandemia. L’attenzione al ‘bene casa’ in tutto il mondo, unito alle caratteristiche di salubrità, sostenibilità e durevolezza, hanno spinto in alto il consumo di ceramica nei diversi continenti. Gli incentivi previsti dal Recovery Plan e la semplificazione burocratica possono rendere duratura e consistente questa crescita.
La ripresa dell’economia mondiale ha però comportato, anche per il questo settore, fortissimi e repentini rialzi nei costi dei fattori produttivi, quali pallet, plastica e cartone per imballaggi, noli marittimi, dove talvolta non si riesce a spedire a causa dell’indisponibilità dei container. Per il gas metano il rialzo è doppio: alla crescita del costo della materia prima – dagli 8 euro dello scorso anno ai 20 attuali – si aggiunge anche quella della C02 determinata dal sistema ETS, dove i 15 euro a tonnellata di 10 mesi fa solo volati ai circa 50 adesso, anche a causa della speculazione finanziaria. Per il settore ceramico italiano è necessaria una riformulazione del meccanismo ETS ed il suo inserimento tra i settori che possano beneficiare della compensazione dei costi indiretti.
La formazione dei giovani è un elemento cardine della competitività futura. Nei giorni scorsi la Regione Emilia Romagna ha approvato il primo ITS della Ceramica, i cui corsi iniziano a novembre, medesimo periodo nel quale cominceranno anche le lezioni della 2° edizione del Master di Secondo Livello, realizzato in collaborazione con UniMoRe, UniBo e Federchimica Ceramicolor. A questo si aggiungono poi i due milioni di euro di investimenti per la realizzazione della nuova sede di Sassuolo del Centro Ceramico a Sassuolo. Sarà inoltre costituito, all’interno del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e del Materiali dell’Università di Bologna un laboratorio congiunto Centro Ceramico – DICAM.