Archiviata con successo una ripartenza segnata da Cibus 2021, e con il conforto del superamento del regime del “de minimis” sui ristori arrivato in pieno agosto, che vuol dire il via libera a 200 milioni di euro di ristori (su una perdita comunque dell’80% nel 2020, su un giro d’affari di 1 miliardo di euro all’anno, ma che restituiscono un pò di serenità al comparto, come ricordato nei giorni scorsi dal presidente Aefi e di Veronafiere, Maurizio Danese), le grandi fiere dell’agroalimentare continuano la loro marcia. E se il vino guarda alla “special edition” di Vinitaly (dal 17 al 19 ottobre a Verona), l’appuntamento più prossimo è quello che partirà, domani, a Rimini, con la prima edizione congiunta di Macfrut e di Fieravicola (dal 7 al 9 settembre), la prima dedicata alla seconda voce (dopo il vino) dell’agroalimentare italiano, e che nonostante un anno nero per la produzione fustigata dal maltempo ha visto le esportazioni crescere del +11,9% in valore nei primi 5 mesi 2021 sul 2020, secondo i dati Ice-Agenzia, a traino un settore chiave del Made in Italy, che incide per il 20% sull’agroalimentare con 1,2 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura per 300.000 aziende coinvolte per un giro d’affari di 15 miliardi di euro, la seconda con focus sul pollame e sulle carni bianche, settore che conta 64.000 addetti (38.500 allevatori e 25.500 addetti alla trasformazione), 6.000 allevamenti professionali, e con un fatturato di 5,7 miliardi di euro nel 2020 (+3,8% sul 2019), ed una crescita delle esportazioni del 4% a volume nel primo semestre 2021 sullo stesso periodo del 2020. A dare il via all’edizione n. 38 di Macfrut e n. 52 di Fieravicola ci sarà il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, alla presenza del vice direttore generale Fao Maurizio Martina, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il presidente Ice-Agenzia Carlo Ferro, l’europarlamentare Paolo De Castro, ed il presidenti Ieg Lorenzo Cagnoni ed il presidente Macfrut e Fieravicola Renzo Piraccini. Al centro, con report, dibattiti e approfondimenti, i grandi temi della logistica, della sostenibilità, dei mercati post Covid, dell’innovazione e non solo. Il tutto in vista degli “Stati Generali” del biologico che saranno al Sana 2021, il salone internazionale del biologico e del naturale, organizzato da BolognaFiere, in collaborazione con AssoBio e FederBio, che vedrà anche il debutto di Sana Slow Wine, in un inizio di settembre affollato di eventi come non mai.