L’edizione di settembre di Fuorisalone, intitolata “Forme dell’Abitare”, ha rappresentato un momento fondamentale per l’intera design industry, simbolico per quel che riguarda la ripartenza e reale per la possibilità di tornare a incontrarsi in presenza. Milano, che ospita la più importante Design Week internazionale, ha ribadito la sua preminenza mettendo al centro qualità e ricerca, sintesi di quei processi già in atto che la pandemia ha prodotto.
Ed è a partire da queste riflessioni che prende forma l’edizione 2022, in programma dal 6 al 12 giugno, dal titolo “Tra Spazio e Tempo”.
Si sono scelte due parole che rappresentano dimensioni interconnesse e interessate dai profondi cambiamenti che caratterizzano il mondo di oggi, cambiamenti necessari per generare innovazione nei processi e nei contenuti. Spazio e tempo esprimono due variabili utili a valutare il nostro impatto sul pianeta e programmare decisioni e azioni concrete per progettare il cambiamento.
Il design in questo scenario è un vero e proprio attivatore, capace di supportare la transizione verso la sostenibilità ambientale, necessaria e urgente per far fronte alla crisi ambientale come ampiamente sottolineato durante la COP26 di Glasgow. Il ruolo del designer oggi è quello di aiutarci con le sue visioni a comprendere la complessità della realtà, in tutte le sue sfumature, disegnando mappe per muoverci nel mondo e comprenderlo.
Ed è soprattutto del designer il compito di progettare strumenti al servizio delle comunità, immaginare la relazione tra spazi fisici e virtuali, conservare le risorse naturali e integrarle sempre più nei nostri habitat, pensare al futuro delle nostre città, delle nostre abitazioni, un futuro che sia sempre più a misura d’uomo.
Per delineare il percorso di lavoro che accompagnerà da qui all’evento si è pensato a dieci parole chiave, che saranno presentate ogni settimana all’interno della newsletter L’indispensabile.